Gli
amanti di Verona
Il pietoso caso di Giulietta e Romeo
La sfortunata morte
di dui infelicissimi amanti
che l’uno di veleno e l’altro di dolore morirono,
con vari accidenti.
Gli amanti di Verona giungono come terzo momento di un percorso di studio,
realizzazione e messa in scena, dopo La Señora – la vera storia
e le vicessitudini di Gracia Nasi, ebrea marrana vissuta nel XVI secolo -
e il Moro di Venezia, novella tratta da “Gli Ecatommiti” del
Giraldi Cinzio, di una nuova e innovativa idea di interazione di musica e
parola.
Questa volta proponiamo, sempre nella fortunata formula di racconto-concerto,
la lettura di un’altra novella italiana che fu per Shakespeare ricca
fonte di ispirazione, questa volta del Bandello, che tratta la storia di Romeo
e Giulietta.
La formula racconto-concerto è un intreccio fortunato di linguaggi, un melologo
di straordinario impatto emotivo che riesce a dare vita ai fortissimi sentimenti
narrati nella storia dei due sfortunati Amanti.
Si tratta infatti ancora una volta di questo: travolgenti passioni umane. Ora è l’amore
al tempo dei “...Montecchi e dei Cappelletti, ne la Verona di Bartolomeo
Scala...”.
Un amore così forte che, come anche nel caso del Moro di Venezia, tutte
le volte che lo racconti sembra impossibile debba così finire…..
Le sue novelle sono un ritratto straordinario del suo tempo, anche per le ampie
dediche che precedono singolarmente ogni racconto. Bandello si era proposto
di narrare in stile quotidiano, quindi senza vezzi letterari, ma la sua prosa è tutt’altro
che trascurata.
Lo schema di composizione fu libero, "senza ordine veruno",
per rispettare gli avvenimenti liberi e casuali di ogni giorno, senza moralismi
né costrizioni di sorta.
Le musiche utilizzate nella partitura drammaturgica sono di G. Kapsberger.
Il Circolo delle Quinte Vuote
ensemble vocale e strumentale rinascimentale
direzione e concertazione
Paola Salvezza
voci
Lavinia
Bertotti
Furio Zanasi
attori
Manuela Mandracchia
Fabio Cocifoglia
Adattamento drammaturgico e regia
Fabio Cocifoglia & Manuela Mandracchia
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